parlare per convincere
Laboratorio di speech
Imparare le tecniche alla base del “public speaking”, portare avanti una tesi in modo convincente, guardare con consapevolezza ai segnali inviati da una platea, rappresentano strumenti indispensabili per affrontare in maniera soddisfacente un esame oggi come un colloquio professionale domani.
L’approccio didattico è pratico, incrementale e consequenziale e prevede delle esercitazioni in aula come momenti di condivisione del percorso del singolo partecipante con il gruppo di lavoro.
OBIETTIVI
- Fornire ai destinatari nozioni e tecniche per un eloquio più efficace;
- Esercitare la propria capacità di analisi di un testo scritto in vista di una restituzione orale;
- Esercitare la propria capacità di analisi dei segnali di ascolto da parte di una platea.
DESTINATARI
- Alunni maturandi della scuola secondaria di secondo grado.
- Adulti.
INFORMAZIONI
Per maggiori informazioni riguardo al calendario degli appuntamenti, agli argomenti del corso e ai costi, potete scrivere a info@officinacorvettofestival.it
Paola Fresa, curatrice del corso
Autrice, attrice e formatrice
Dopo la laurea con lode in Letteratura Teatrale e un master in drammaturgia (Outis-Franco Parenti), frequenta “la bottega dell’attore-autore” diretta da Gigi Gherzi, studia drammaturgia con Davide Enia e Michele Santeramo e “Storytelling” presso la Scuola Holden di Torino con Alessandro Mari e Silvia Schiavo.
Inizia la sua formazione come attrice presso i Cantieri Teatrali Koreja per poi frequentare stage di perfezionamento con, tra gli altri: Danio Manfredini, Emma Dante, Valerio Binasco e Francesca Della Monica.
Con la compagnia “Manifattura Scalza” produce, scrive e recita negli spettacoli …e da quel giorno non si canta più (semifinalista Premio Ustica 2007), GIANNA per la regia di Lino Musella (premio Up_Nea 2008) e TRE (coprodotto con il Festival Internazionale “Castel dei mondi”, 2009).
Nel 2009 è coprotagonista nello spettacolo Milano, aprile ’45 per la regia di Massimiliano Loizzi e Lino Musella.
Dal 2007 al 2010 è Ofelia nella riscrittura dell’Amleto da Shakespeare e Laforgue, Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioches scritto, diretto e interpretato da Filippo Timi, codiretta da Stefania De Santis.
Nel 2010 recita al fianco di Laura Curino e Federica Fracassi in un primo studio del testo Le nuvole nel piatto di Vanessa Chizzini (Calenzano, Festival delle donne). Del 2012 è il primo studio del testo Il giorno del Signore di Michele Santeramo (Festival “Perdutamente”, Teatro India di Roma) per la regia di Veronica Cruciani.
Dal 2010 al 2015 collabora con la compagnia “Teatro Minimo” di Michele Sinisi e Michele Santeramo in qualità di prima attrice (Le scarpe, regia di Michele Sinisi, La Rivincita e il Guaritore, regia di Leo Muscato, quest’ultimo testo vincitore del 51esima edizione del Premio Riccione).
Nel 2015 recita al fianco di Cesar Brie in Antigone per la regia di Chiara Battistini e Paolo Bernardelli (Prova a sollevarti dal suolo, Festival di Teatro in carcere – Opera).
Nel 2016 con il testo Il Problema vince la menzione speciale della giuria al “Premio Platea”. Nel 2018 Il Problema viene trasmesso in forma di radiodramma su Rai Radio 3 all’interno della trasmissione “Tutto Esaurito” e debutta come spettacolo al festival “Primavera dei Teatri” nel 2019.
Del 2019 è il primo studio di I miei occhi allo specchio, testo scritto in occasione del 25 novembre (giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne) a seguito di un’indagine sul tema, svolta in collaborazione con “La casa della donna” di Pisa, ente associato alla rete “D.i.Re”.
Nel 2020 recita al fianco di Betti Pedrazzi, Arturo Cirillo e Valentina Picello debuttando al “Napoli Teatro Festival” con Il dolore di prima di Jo Lattari per la regia di Mario Scandale. Nel 2020 porta in scena il monologo Annie, la giramondo del giornalista e scrittore Gino Cervi.
Nel 2022 cura la drammaturgia del testo La guerra del soldato Pace, adattamento dell’omonimo romanzo di Michael Morpurgo, per la regia di Emiliano Bronzino.
Da sempre interprete dedita alla drammaturgia contemporanea, negli ultimi anni parallelamente all’attività teatrale, tiene corsi di scrittura creativa, recitazione e lettura ad alta voce per adolescenti ed adulti, in collaborazione con istituti scolastici ed enti del terzo settore di zona 4 a Milano. È inoltre membro del collettivo “Officina Corvetto Festival”, progetto di educazione a un uso consapevole del linguaggio fra gli adolescenti, finanziato dal bando “La Scuola dei Quartieri” del Comune di Milano.
Christian Di Domenico, curatore del corso
Attore, pedagogo e regista
Nel 1990 si diploma Attore alla Scuola di Teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone e nel 1993 alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano.
Dal 1997 al 1999 frequenta la “Scuola dopo il Teatro”, diretta da Jurij Alschitz, corso triennale di perfezionamento rivolto ad attori e registi professionisti, al termine del quale rimane a fianco di Alschitz in qualità di Pedagogo all’interno della scuola medesima e nella conduzione di numerosi laboratori internazionali (Mosca, Oslo, Berlino, Tennessee University).
In teatro è tra gli altri diretto da: Massimo Navone (La Disputa e Gli attori in buona fede 1990. Shakespeare Hits, 1994), Marco Baliani (Antigone delle città, 1992), Gabriele Vacis (I sette contro Tebe, 1993, Tartufo, 1995. Canto delle città, 1996. Le fenicie, 1998), Elio De Capitani (Amleto, 1995), Jerzy Stuhr (Echi del 1789, 1989), Carlos Martin (Passion, 1992), Marco Maria Linzi (La morte di Danton, 1993), Jurij Alschitz (Giochi con Platone, debutto alle Orestiadi di Gibellina 1997. Macbeth Illusion, nel ruolo di Macbeth nel 2002. Le notti bianche, nel ruolo del Sognatore nel 2006), Simona Gonella (Anfibi rossi, 2003. Assedio, 2005. Sacco & Vanzetti, 2006), Sonia Antinori (La controra, 2005), Mariano Dammacco (L’infusion, 2005. Assedio, 2007), Michele Sinisi (Il sogno degli artigiani, 2007), Carlo Bruni (I reduci, 2009), Teresa Ludovico (Abramo, 2016), Giampiero Borgia con il quale fonda nel 2001 la “Compagnia delle Formiche” e divenendo protagonista della maggiorparte delle produzioni dirette da Borgia (Ippia e Socrate, 2001. La casa di Bernarda Alba, 2003. Un Amleto di legno presentato al Festival di Spoleto nel 2004. Inside Yerma, 2008. La storia del comunismo spiegata ai malati di mente, 2010. Troilo e Cressida, 2010. Non muore nessuno, 2010. Midsummer, 2011. The Author, 2012. Il delirio di Oreste, 2012. Ifigenia in Aulide, 2012. Occidental Express, 2012. Eracle, l’invisibile del 2019, da una drammaturgia di Fabrizio Sinisi, terzo capitolo della Città dei miti, trilogia che comprende Medea per strada e Filottete dimenticato).
Al cinema è diretto da: Giuseppe Bertolucci (Il congedo del viaggiatore cerimonioso da un poema di G. Caproni con Antonio Albanese e Giuseppe Battiston, 1991. Una vita in gioco, con Mariangela Melato e Alida Valli, 1992) e Antonio Albanese (La fame e la sete, 1999).
Firma le regie di diversi spettacoli, tra i quali: Dimitrij Karamazov (monologo del 2001 da lui interpretato), L’ultima tentazione di Socrate (2005), La tempesta di Prospero. Tentativo di un congedo (2006), Le notti bianche (monologo del 2011 da lui interpretato), U parrinu. La mia storia con padre Pino Puglisi ucciso dalla mafia (monologo del 2013 da lui scritto e interpretato), Nel mare ci sono i coccodrilli (monologo del 2015 da lui interpretato), Il Problema (di cui firma la regia collettiva come occhio esterno al lavoro degli attori Nunzia Antonino, Michele Cipriani, Franco Ferrante e Paola Fresa).
Svolge inoltre attività di acting coach e tiene laboratori di public speaking in ambito aziendale e per enti di formazione.
gli altri corsi attivi
storytelling
Raccontare è un’attitudine che l’uomo esercita dalla notte dei tempi. Per ricordare, tramandare, trarre insegnamento, rappresentare la vita attraverso le parole.
scrittura autobiografica
Il laboratorio è un luogo dove imparare ad evocare le parole giuste per esprimere quello che ci preme comunicare agli altri o anche solo a noi stessi.
lettura e creatività
È un laboratorio dedicato ai bambini (dai 3 ai 5 anni e dai 6 ai 10 anni ) e all’arte di raccontare storie.
scrittura creativa di prevenzione al bullismo
Le parole ci aiutano a dare un nome alle cose, a quello che succede intorno a noi, alle esperienze che facciamo, alle persone che incontriamo e a quello che succede dentro di noi.